UN ALTRO GENERE DI FORZA 2025: IL CORPO TERRITORIO
Questa seconda edizione, ancora dedicata al tema della forza, esplorerà il Corpo-Territorio, concetto radicato nelle filosofie ecofemministe indigene: uniremo le riflessioni sullo sfruttamento dei corpi femminili e quello dei territori, superando i confini di paradigmi antropocentrici. Affronteremo il controllo dei corpi e il legame tra corpo e spazio, fisico e simbolico, attraverso le voci di donne e comunità marginalizzate. Ci confronteremo su diritti territoriali e autodeterminazione, guardando al corpo come soggetto politico e alle geografie femministe come chiave di lettura.
Il festival sarà uno spazio aperto, dove la comunità potrà trovare strumenti, connessioni e stimoli per riscoprire la propria forza, con uno sguardo lucido e solidale rivolto anche alla Palestina, dove il grido di libertà e dignità continua a farsi strada tra dolore e resistenza.
Un Altro Genere di Forza è un progetto di Sud Est Donne, finanziato dal Comune di Martina Franca, dal Consiglio regionale della Puglia nell’ambito dell’Avviso “Futura. La Puglia per la parità – 3^ edizione” e dalla BCC di Locorotondo, realizzato in collaborazione con la Fondazione Una Nessuna Centomila, WenDo La Via delle Donne, il master di I livello Studi e Politiche di Genere dell’Università Roma Tre.
Ringraziamo: Fondazione Paolo Grassi, Tracanelupa APS, Gramigna l’Orto delle Donne, Libreria L’Approdo, Mixed Lgbtqia+, Valle d’Itria per la Palestina. lC “A.R. Chiarelli”.
VENERDÌ 24 OTTOBRE 2025
Ore 19.00 | Sala degli Uccelli del Palazzo Ducale
Presentazione del libro “Muoversi nello spazio senza chiedere permesso. Autodifesa e autocoscienza combattente femminista”
con Alessandra Chiricosta, docente e ricercatrice nel campo degli studi di genere e filosofia interculturale. Dialogano con l’autrice Angela Lacitignola e Sandra Patricia Zapata, Sud Est Donne
Alessandra Chiricosta espone la storia, i principi e la metodologia dell’Autodifesa Femminista, un approccio che mira a liberare il corpo e la mente dalle dinamiche che opprimono le donne, insegnando a occupare lo spazio senza timore o bisogno di permesso, partendo dal contrastare l’educazione e le aspettative che fin dalla giovane età condizionano il modo in cui le bambine e le donne vengono trattate nella società.
A seguire “Concerto di musica classica del quartetto d’archi “Sud Est Donne” con Didi Tartari (primo violino), Ivana Zaurino (secondo violino), Melissa Miller (viola), Federica Del Gaudio (violoncello)
Quattro musiciste, quattro voci unite dalle corde degli archi: due violini, una viola e un violoncello. Nasce così il quartetto d’archi “Sud Est Donne”, un progetto inedito che debutta in prima assoluta al Festival Un altro genere di forza. Un viaggio musicale che intreccia sensibilità, tecnica e passione, restituendo al pubblico l’armonia potente e delicata di uno sguardo femminile sulla musica classica.
SABATO 25 OTTOBRE 2025
Ore 9.30 – 11.30 – Sala Multimediale del Palazzo Ducale
Lezione-Workshop “Corpi, spazio, corpi-territorio” (su prenotazione)
con Alessandra Chiricosta e Federica Castelli, docente e ricercatrice nel campo degli studi di genere e della filosofia politica
In un dialogo tra diverse tradizioni teoriche e di pratica femminista, l’incontro mette al centro il rapporto tra il corpo – i corpi – lo spazio e il territorio, mostrando le implicazioni profondamente politiche di questa relazione. Una relazione inaggirabile, in continua ridefinizione e mai pacificata, iscritta in dinamiche di potere ed intrisa di politicità. Un groviglio di emozioni, sensazioni, azioni politiche che agiscono o ridefiniscono la nostra autopercezione, la nostra autodeterminazione, le nostre possibilità di agire sull’esistente e costruire alleanze – umane, non umane, organiche e non – fuori dal “soggetto sovrano” del pensiero patriarcale.
											Ore 12.00 – 13.00 – Sale del Corridoio D’Avalos del Palazzo Ducale
Saluti in presenza delle Istituzioni e di tutti i partner del Festival
Installazione artistica “LIBERATA_Trame di parole che resistono” di Ira Panduku
Un omaggio a tutte le donne a cui è stato negato il diritto di parlare, di studiare, di sognare.Alle donne “per cui non era previsto che sopravvivessero”, a quelle che hanno subito la cancellazione politica e culturale delle loro voci. Nel filo e nel tessuto, quelle voci proibite tornano a vivere: poesie ricamate su lembi di lenzuola diventano gesto di memoria e resistenza. Questo progetto intreccia poesia, arte e tessuto per restituire spazio a chi è stato messo a tacere. Il ricamo così, attraversa le parole e cancella la distanza, la censura, la violenza.Al suo fianco, un lenzuolo bianco, a disposizione della comunità per ricamare un nome, un messaggio, un verso, in un’opera collettiva per omaggiare le nostre sorelle.
											Ore 15.00 – 17.o0 – Biblioteca Comunale “I. Chirulli”
Laboratorio di WenDo – autodifesa femminista – riservato a sole donne
con Paola Cellamare e Sandra Patricia Zapata, trainer di WenDo
Il WenDo è una tecnica di autodifesa che permette alle donne di “riscoprire” la propria forza, l’importanza di attraversare e condividere la propria storia e le proprie emozioni. L’obiettivo è il potenziamento della consapevolezza individuale e la costruzione di una consapevolezza collettiva della condizione attuale e delle trasformazioni che ciascuna vuole e può agire in favore del proprio percorso di autocoscienza e autodeterminazione. Il WenDo aiuta, dunque, a trovare il “modo” di stare nelle relazioni nella consapevolezza dei propri limiti e dei confini necessari per costruire relazioni paritarie, non solo nei rapporti di intimità ma in qualsiasi ambito della vita sociale.
Ore 15.30 – 17.30 – Sala degli Uccelli del Palazzo Ducale
Laboratorio “Abitare il margine” (su prenotazione)
a cura di Gramigna (Tracanelupa Aps), con Teresa Delfine e Carlotta Ritella
Il margine è uno spazio che viviamo tutti i giorni, ma quanto ci interroghiamo sul modo in cui lo abitiamo? Perché ci sentiamo al margine o al centro? Qual è il nostro rapporto con il “centro” e con le “periferie”? Come il margine condiziona le nostre vite e quali possibilità nascoste può offrire?
Attraverso attività di educazione non-formale, metodologie teatrali e strumenti di autocoscienza femminista proveremo a rispondere insieme a queste domande, esplorando i margini che abitiamo e che ci abitano.
											
											Ore 19.30 – Piccolo Teatro Comunale Valerio Cappelli
Presentazione del libro “Bruci la città” (su prenotazione)
con Federica Castelli. Dialogano con l’autrice Angela Lacitignola e Sandra Patricia Zapata, Sud Est Donne
Bruci la città è un testo collettivo, non solo perché scritto a 6 mani, ma anche perché tiene insieme una pluralità di riflessioni e pratiche sulla città nate all’interno dell’attivismo urbano femminista e transfemminista. ll libro affronta l’intreccio tra la dimensione del genere e quella della città, mettendo a tema lo spazio pubblico, gli spazi transfemministi, gli spazi delle pratiche quotidiane, gli spazi del rapporto con le istituzioni. Il titolo allude al desiderio, come passione e motore dell’azione politica, e al conflitto.
Ore 21.00 – Piccolo Teatro Comunale Valerio Cappelli
Maledetta primavera (su prenotazione) uno spettacolo di e con Daria Paoletta testo e drammaturgia Daria Paoletta, Rita Pelusio, Enrico Messina produzione Armamaxa teatro/PagineBiancheTeatro e Giallo Mare Minimal Teatro
Il titolo di questo spettacolo ne svela già la prospettiva: riscrivere il mito del ratto di Proserpina con lo sguardo di una madre sola e di una figlia che porta in sé quella stessa eredità. Con ironia leggera e tagliente affrontiamo il dolore della perdita e la nascita di una nuova stagione, seguendo una donna fragile e rabbiosa, determinata a riparare un’ingiustizia, ma prigioniera a sua volta di una violenza che genera altra violenza. L’attrice-autrice, dando voce a Cerere e Proserpina, intreccia mito e vita personale, riportandolo vicino a noi: così in quelle divinità esasperate riconosciamo la nostra storia più intima e collettiva, di madri, figlie e figli.
											DOMENICA 26 OTTOBRE 2025
Ore 9.30 – 11.30 – Biblioteca Comunale “I. Chirulli”
Laboratorio “Liberare il corpo-territorio. Autocoscienza combattente femminista” (su prenotazione) con Alessandra Chiricosta
Le filosofie ecofemministe indigene ci donano il prezioso concetto di corpo-territorio, che supera i limiti di modelli antropici predefiniti e ci invita a percorrere altri sentieri per realizzare cosa ci rende veramente libere, forti e felici, con mente, corpo ed emozioni, a partire da dove già siamo. L’ACF è una pratica che si situa nell’alveo della Feminist Self Defense. Partendo dal corpo, come territorio oggetto di sopraffazione, ma anche luogo di potenziale ribellione e azione, e coinvolgendo l’interezza della nostra realtà anche emozionale, mentale e culturale, l’ACF riscrive nuove mappature, con un duplice intento: liberare le forze, che non sono solo di distruzione e sopraffazione, pur rimanendo materiali e combattenti e, nel contempo, liberare le corpo-realtà dall’inferiorizzazione che impedisce di sperimentarsi come organismi completi, capaci di bilanciare cura e combattimento, assertività ed empatia, efficacia e sensibilità.
											Ore 11.00 – Sala Multimediale del Palazzo Ducale
Seminario “I diritti universali delle donne ed il corpo violato dalla vittimizzazione secondaria: verso il diritto di genere”
con l’avvocata Filomena Zaccaria, Responsabile dell’Ufficio Legale della rete dei CAV di Sud Est Donne
Le donne sono titolari di diritti universali spesso negati da una cultura patriarcale che legittima violenza su corpi e menti. I diritti alla salute, all’uguaglianza sul lavoro, nella vita sociale, in giustizia e in famiglia, sono stati e sono ancora negati. Pur riconosciuta la parità di dignità tra i generi nelle norme costituzionali e nazionali, la pratica politica tende a minimizzare o eludere l’evidenza. Sul corpo delle donne la storia si scrive cancellando diritti e forza: cammineremo insieme per ritrovare la strada della lotta e della condivisione, per costruire un “diritto di genere” che destrutturi il patriarcato rintracciabile nelle fonti giuridiche e negli atti processuali.
Ore 12.00 – 13.00 – Sala degli Uccelli del Palazzo Ducale
Versi femministi: maratona di lettura a microfono aperto
a cura di Ira Panduku e Sandra Patricia Zapata In collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi
In un rituale lento, tra parole sospese e suoni, affermiamo la nostra postura umana, culturale, sociale e civile. La poesia si fa simbolo di resistenza non violenta. Invitiamo chi partecipa a portare la propria poesia o riflessione, per dar vita insieme a un canto poetico condiviso: una lettura corale dal forte valore simbolico ed evocativo. La nostra voce si fa antidoto all’indifferenza.
A dialogare con i versi, gli interventi musicali della violinista Ivana Zaurin.
											Ore 16.00 – 18.00 – Sala Consiliare del Palazzo Ducale
Il corpo delle donne in guerra: proiezione del docufilm “Where Olives trees weep” (Dove piangono gli ulivi)
Regia Zaya Benazzo e Maurizio Benazzo In collaborazione con il presidio Valle d’Itria per la Palestina Intervento di Selina Gaia di Gioia cantante e attrice del collettivo MascherArti e Marinella Marescotti, insegnante, attivista per l’ambiente, la pace e i diritti umani
Film documentario che offre uno spaccato sulla lotta e resilienza del popolo palestinese sotto l’occupazione israeliana ed esplora temi quali la perdita, il trauma e la ricerca della giustizia. Il film dà un background dell’attuale situazione Israelo-palestinese e porta alla luce le vite di persone incontrate dai realizzatori nel 2022 durante il loro viaggio nei territori occupati della West-Bank (Cisgiordania).
Ore 19.30 – Piccolo Teatro Comunale Valerio Cappelli
Presentazione del libro Senza legge. Perché l’educazione sessuo-affettiva è una questione politica (su prenotazione)
a cura della Fondazione Una Nessuna Centomila
Senza legge racconta perché l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole sia oggi una necessità politica improrogabile, un’urgenza sociale e culturale, e al tempo stesso il bersaglio di strumentalizzazioni e attacchi che mirano a soffocare il cambiamento. Attraverso le diverse esperienze e prospettive di cinque voci autorevoli, il libro ricostruisce anni di dibattiti, progetti, conflitti e resistenze istituzionali, offrendo un quadro chiaro delle sfide ancora aperte. Dai percorsi educativi nelle scuole alle rivendicazioni per i diritti delle persone LGBTQIA+, dalle piazze al Parlamento, dai centri antiviolenza ai teatri, le autrici esplorano il legame tra scuola, società, politica e prevenzione delle violenze di genere.
											
											Ore 21.00 – Piccolo Teatro Comunale Valerio Cappelli (FOTO)
Un altro genere di musica– IL CONCERTO (su prenotazione) Direzione artistica di Erica Mou per la Fondazione Una Nessuna Centomila E con la partecipazione dei Centri Antiviolenza della Regione Puglia
Un concerto corale e coinvolgente: a chiusura del Festival Un altro genere di Forza, domenica 26 ottobre alle ore 21.00, si alterneranno le voci e i talenti di Rachele Andrioli, Carolina Bubbico, Giorgio Consoli, Molla, Erica Mou e Cristiana Verardo, in un intreccio di sonorità e linguaggi che dialogano tra loro. La serata, con direzione artistica di Erica Mou per la Fondazione Una Nessuna Centomila, vedrà anche la partecipazione dei Centri Antiviolenza della Regione Puglia, per un evento che unisce musica e impegno civile.
Una Nessuna Centomila è la prima fondazione a sostenere i Centri Antiviolenza, promuovere la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne utilizzando linguaggi artistici e immediati come la musica, il teatro, il cinema.
Spazi permanenti – Sale del Corridoio D’Avalos
Visitabili sabato 25 e domenica 26 ottobre: 9.30 – 12.30| 15.00 – 18.00
Installazione artistica “Liberata_Trame di parole che resistono”
I libri delle donne a cura della libreria L’Approdo
Banchetto DeA_Donne e Artigiane
Il materiale informativo di Sud Est Donne, CAD MoNDi e Gramigna – L’orto delle Donne
𝐓𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐚 𝐢𝐧𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐨.
Per info e prenotazioni (per gli appuntamenti segnati nel programma): Ira Panduku +39 349 497 8561
Come Sud Est Donne desideriamo che arte, cultura e formazione restino accessibili a tuttə, per questo manteniamo gratuite le attività del festival, finché avremo le forze per farlo. Chiediamo a chi partecipa di sentirsi parte di questa responsabilità collettiva: troverete cassette per libere donazioni, da lasciare secondo le possibilità di ciascunə, perché il festival continui a vivere e generare semi di cambiamento.